Ufficio domestico

L’uso sempre più massiccio del computer, dell’informatica e di internet nel mondo del lavoro consente ad un numero crescente di persone, di lavorare per buona parte del tempo “in remoto” da casa; questa condizione rappresenta una grande opportunità per le persone con limitazioni motorie, che non sono obbligate a recarsi a lavoro compiendo ogni giorno faticosi spostamenti.
L’ "ufficio” può quindi trovare posto in casa, in una stanza dedicata, o in mancanza di questa, in un corridoio ampio, in soggiorno “separato” dal resto della stanza con una libreria, in camera contenuto in un armadio del guardaroba. Un mobile "secrétaire" può contenere tutto al suo interno e può essere chiuso quando non serve. L’ufficio domestico può essere anche uno spazio in cui si svolgono altre funzioni (comunicazioni, contabilità, etc.), l’importante è che sia accessibile, funzionale e dotato di tutte le attrezzature necessarie.

L’elemento principale è senz’altro la scrivania, che deve contenere gli strumenti di lavoro cioè computer (fisso o portatile), telefono, stampante etc. Il piano di lavoro deve essere profondo 80 cm (almeno 60-65 cm se addossata alla parete) e largo almeno 120 cm (meglio 150 cm).

Il monitor non deve affaticare la vista quindi va posto ad una distanza di 50-60 cm, centrale rispetto alla seduta, in modo che l’altezza degli occhi coincida con l’inizio della pagina di lavoro.
La tastiera va avvicinata al monitor in modo che gli avambracci possano scaricare il peso dalle spalle, posandosi sul piano di lavoro in modo da formare un angolo retto con il tronco.
Il ripiano estraibile per la tastiera, presente in alcune scrivanie, non da questo appoggio e costringe a mantenere una postura scorretta.


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Come qualsiasi altro tavolo, la scrivania non deve presentare sotto al piano, elementi come ripiani o cassetti laterali, che possano ostacolare l’avvicinamento di una sedia a rotelle e l’inserimento delle gambe; lo spazio libero deve essere valutato in base alle dimensioni della persona seduta. In genere l’altezza libera necessaria è di 75 cm mentre la larghezza varia dai 70 cm, se ci si infila sotto frontalmente, ai 90 cm se per sistemarsi alla scrivania si deve compiere una curva di 90°.


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Poter disporre di un piano di lavoro regolabile sarebbe la condizione ideale per avere sempre la scrivania alla giusta altezza e lavorare comodamente; questa soluzione è ottimale anche nel caso in cui si debba cambiare carrozzina, andando di fatto anche a modificare la posizione delle ginocchia rispetto al pavimento.

Il case dei computer fissi può essere posato a terra, facendo attenzione che non costituisca intralcio per le manovre, ma questa posizione risulta scomoda per l’utilizzo da seduti. Il cabinet si può tenere sollevato da terra, sotto al piano di lavoro, con delle mensole.
Le periferiche dovrebbero trovare posto sulla scrivania ma sono spesso troppo ingombranti; stampanti e scanner si possono disporre vicino alla postazione di lavoro, su uno scaffale o sulla cassettiera estratta da sotto il piano e posizionata a lato. Una stampante multifunzione consente di risparmiare un po’ di spazio.
Computer, periferiche, telefono, cellulare, macchine fotografiche e tutte le altre attrezzature necessarie al proprio lavoro richiedono l’installazione, vicino alla scrivania, di alcune prese elettriche per l’alimentazione in contemporanea di più apparecchi. Per aumentare il numero di prese, è possibile aggiungere delle scatolette di derivazione, utilizzando delle canaline esterne, in modo da non dovere eseguire nuove tracce nella muratura; perché risultino più accessibili devono essere previste sulla parete posteriore o a lato della scrivania, ad una altezza di circa 110-120 cm da terra.

Scaffalature e armadi sono indispensabili organizzare l’angolo di lavoro e contenere documenti, carte, fotografie, CD in ordine e a portata di mano. I ripiani fissati alla parete dietro la scrivania sono poco raggiungibili per chi è in carrozzina e, poiché anche la profondità della scrivania crea degli impedimenti, non vanno poste più alte di 120 cm da terra, ma devono anche distanziarsi dal piano di almeno 40 cm per non intralciare l’area di lavoro; le mensole non devono avere una profondità maggiore di 25 cm. Un mobile basso o una libreria aperta, a lato o dietro la scrivania può diventare un separè funzionale per schermare e racchiudere lo spazio di lavoro, senza la necessità di inserire un muro tra una zona e l’altra. Bisogna ricordare che l’ultimo ripiano utilizzabile da seduti è ad una altezza massima di 110-130 cm da terra.


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L’illuminazione è molto importante in casa me anche nell’ambiente di lavoro; una luce adatta alle attività che si stanno svolgendo, le rende meno impegnative e quindi più piacevoli. La luce naturale è sempre la migliore e quella proveniente da nord è diffusa. Delle tende leggere possono ridurre l’intensità della luce proveniente dall’esterno, in modo che questa non sia diretta e abbagliante e non formi riflessi sul monitor del computer.
L’illuminazione artificiale deve garantire la corretta dose di luce ad ogni ora, sia di giorno che di notte, senza affaticare la vista; le lampade che illuminano puntualmente la scrivania vanno posizionate a una distanza di circa 60 cm dal piano di lavoro, sul lato opposto della mano che si usa maggiormente (i mancini dovranno tenerla a destra) per evitare che si formino troppe ombre. Sono molto comode le lampade con braccio snodabile perché si possono orientare in base alle proprie esigenze.
Si possono utilizzare delle lampadine ad incandescenza con potenza compresa tra i 75 e i 100 watt ma si consigliano lampade fluorescenti a risparmio energetico, di potenza inferiore, che producono anche molto meno calore.
Il passaggio brusco dalla luce all’ombra (tra l’illuminazione dello schermo e la penombra della stanza nelle ore serali e notturne) comporta un continuo affaticamento della vista. In assenza di luce naturale la stanza deve quindi essere illuminata con una luce più diffusa posta sulla parete dietro al computer, con una lampada a muro o dei faretti da applicare alle mensole.