Serramenti
Saper scegliere una finestra non è cosa semplice; bisogna infatti prestare attenzione a molteplici fattori e a ben determinate prestazioni tecniche.
Ma partiamo dall’inizio. Sono trascorsi ormai svariati mesi dall’introduzione dell’obbligo della marcatura CE dei serramenti e con questa affermazione abbiamo già messo i puntini sulle i. Infatti, il primo fattore determinante nella scelta del giusto serramento è quello che spesso viene più trascurato, ossia la marcatura CE. La marcatura CE dei prodotti da costruzione nasce con l’obiettivo di garantire la libera circolazione all’interno della Comunità Europea di prodotti da costruzione che siano sicuri nel loro impiego e fabbricati con linee di produzione controllate. Per il mondo dei serramenti la norma tecnica di riferimento è la UNI EN 14351-1 del 15 aprile 2010 e si applica nello specifico a finestre, porte finestre, serramenti doppi e serramenti accoppiati, azionabili manualmente o motorizzati.
Ogni nuovo serramento, oltre ad essere marchiato CE, deve essere accompagnato da una Dichiarazione di Prestazione che deve riportare le seguenti caratteristiche obbligatorie minime:
• Resistenza al carico del vento
• Tenuta all’acqua
• Permeabilità all’aria
• Prestazione acustica
• Trasmittanza termica
• Sostanze pericolose
• Capacità portante dei dispositivi di sicurezza
• Altezza e larghezza (luce di passaggio per le porte pedonali)
Attenzione: ad essere marchiato e certificato non è il solo vetro, infatti, il vetraio che ha l’obbligo della marcatura CE sulla sua produzione di vetro camera non fornisce una dichiarazione CE funzionale al serramento prodotto, ma funzionale solo alla tipologia del vetro fornito.
Fra tutte le caratteristiche obbligatorie minime che un serramento deve rispettare, uno dei più importanti e determinante è la trasmittanza termica del serramento (Uw).
L’Uw ossia l’U window (window = finestra in inglese) dipende dai seguenti elementi:
il vetro Ug = U glass
il distanziale Ψ = valore psi
il telaio Uf = U frame
Questi tre parametri, calcolati secondo la formula di seguito riportata servono quindi a determinare la trasmittanza termica del serramento (Uw).
Per ottenere il valore di trasmittanza del serramento (Uw) bisogna sommare il valore di trasmittanza del vetro (Ug) moltiplicato per la sua area, con il valore di trasmittanza del telaio della finestra (Uf) per la sua area, con lo sviluppo in lunghezza del distanziale moltiplicato con il fattore lineico psi, il tutto diviso per l’area complessiva del serramento.
Più il valore Uw è basso più il serramento è prestante.
Come vedremo di seguito, i valori U del vetro sono solitamente più bassi e migliori di quelli del telaio, quindi, quando siamo in presenza di serramenti ad una sola anta o di grandi dimensioni è più facile avere buoni valori Uw, mentre quando il serramento è piccolo e costituito da più ante il valore Uw peggiora.
Prestate particolare attenzione quando i costruttori di serramenti vi indicano il solo valore Ug, ossia il valore di trasmittanza del solo vetro, perché da solo non è espressione delle prestazioni termiche dell’intero serramento.
IL VETRO
Il vetro Float per l’uso edilizio può essere trasformato in:
• Vetro basso emissivo
• Vetro selettivo
• Vetro stratificato di sicurezza
• Vetro temprato – vetro indurito
• Vetro tagliafuoco
Tutti questi vetri possono essere assemblati fra di loro a formare il vetro camera.
Cerchiamo ora di descriverne nel modo più semplice le differenze. Il vetro basso emissivo non è altro che una lastra di vetro sul quale viene depositato, su un lato, una sequenza sottilissima di argento, ossidi metallici e un ultimo strato protettivo simile alla ceramica.
Per verificare se un vetro camera è di tipo bassoemissivo è sufficiente prendere un accedino, accenderlo difronte al vetro e osservare il colore delle due fiammelle che si potranno vedere in trasparenza: se la fiammella più vicina è di colore diverso da quella più lontana (lato esterno) , vuol dire che sul vetro interno, sulla faccia interna del vetro camera, sono presenti i depositi ferrosi che servono a riflettere verso l’interno il calore che tende ad uscire verso l’esterno.
I vetri selettivi, sono dei vetri bassi-emissivi che svolgono un’azione di filtro nei confronti del fattore solare, scoraggiando la trasmissione del calore per irraggiamento.Sono generalmente prodotti con l’impiego di lastre colorate e vengono solitamente confezionati in vetro camera in modo da raggiungere il doppio obbiettivo ovvero isolare termicamente e filtrare i raggi solari.Sono quindi impiegati nella realizzazione di grandi vetrate o facciate continue pluripiano. Raramente i vetri selettivi vengono utilizzati in ambito residenziale.
Il vetro stratificato di sicurezza è un vetro che in caso di rottura non rilascia frammenti di vetro pericolosi perché prodotto assemblando vetri, fogli di plastica ed intercalari in molteplici combinazioni. Normalmente è utilizzato nelle portefinestre.
Il vetro temprato viene ottenuto per indurimento tramite trattamento termico (tempra) ed è spesso impiegato per la realizzazione di elementi senza struttura portante (tutto vetro), come porte in vetro e applicazioni strutturali e nelle zone parapetto. È anche considerato un “vetro di sicurezza” in quanto, oltre ad essere più robusto, ha la tendenza a rompersi in piccoli pezzi smussati poco pericolosi.
Il vetro tagliafuoco è un vetro antincendio con particolari caratteristiche di resistenza al fuoco.
Ricapitolando, per una abitazione il vetro camera del serramento dovrebbe essere almeno del tipo bassoemissivo a due o tre vetri e a seconda dei casi, leggi portafinestra, anche stratificato di sicurezza.
Ma quanto dura il gas all’interno del vetro camera?
La durata del gas dipende dalla qualità costruttiva del vetro camera; possiamo dire che mediamente, partendo da un fattore di riempimento a nuovo pari al 90%, dopo 20 anni, il fattore di riempimento scende al 72% con una perdita media prestazionale intorno al 10%.
Il 22 Maggio 2014 l’ente italiano di normazione UNI ha pubblicato la norma UNI 7697:2014 - “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie”.
Tale norma, che sostituisce l’edizione precedente del 2007, si applica ai vetri per l’edilizia ed a qualsiasi altro impiego non regolamentato da norme pertinenti.
Nello specifico si evidenziamo tre punti significativi:
1. lastre di sicurezza ora d’obbligo anche per il lato interno di vetrate poste ad altezza superiore di 100 cm al piano di calpestio. Tali lastre possono essere di vetro temperato oppure stratificato così classificati per quanto riguarda la resistenza all’urto secondo UNI EN 12600. Vetro temprato in classe minima 1C3 oppure stratificato in classe minima 2B2
;
2. portafinestra con lastre di sicurezza d’obbligo sul lato interno e sul lato esterno;
3. parapetti con rischio di caduta nel vuoto devono essere ora dotati di lastra interna di sicurezza o stratificate sul ambo i lati (e non solo su quello interno). Necessario almeno un lato con lastra in classe 1B1
Ma che differenza di costo c’è fra un vetro camera senza gas, uno con gas a due vetri e uno con gas a tre vetri?
Mediamente se un vetro camera semplice costa 100, un vetro camera a due vetri basso emissivo con gas argon costa 130 e un vetro camera a 3 vetri basso emissivo con gas argon costa 240.
IL DISTANZIALE
Se osservate la composizione di un vetro camera noterete che i due o tre vetri che lo compongono sono mantenuti separati (camera) da un distanziale. Questo elemento è il punto più debole del serramento per quanto riguarda la trasmittanza termica e merita una particolare attenzione quando si sceglie un serramento. In commercio esistono tre tipi di distanziali, due hanno un aspetto metallico e uno, il migliore ha un aspetto plastico ed è normalmente bianco.
I distanziali metallici sono o di alluminio o di acciaio inox (cromatech). Fra i due è sicuramente da preferire il cromatech in quanto ha un fattore di trasmissione del calore dieci volte inferiore rispetto a quello di alluminio. I distanziali plastici sono i più prestanti; per capire quanto basta confrontare i valori lamba dei quattro materiali:
• lambda alluminio: 160 W/mK
• lambda acciaio: 14,6 W/mK
• lambda PVC: 0,23 W/mK
• lambda silicone espanso strutturato: 0,16 W/mK
Il distanziale in PVC è un distanziale termicamente migliorato ed è comunemente chiamato Warm Edge.
Il distanziale in silicone espanso strutturato è comunemente chiamato con un nome/marchio registrato: Super Spacer ed è attualmente il miglior distanziale presente sul mercato.
Volete che i vostri nuovi serramenti non presentino più quel fastidioso effetto di condensa? uno degli elementi determinanti per la scomparsa del problema è proprio la scelta del distanziale più prestante combinato al vetro camera - meglio se a tre vetri.
IL TELAIO
In commercio esistono una grandissima varietà di tipologie di serramenti che a colpo d’occhio differiscono proprio per il tipo di materiale impiegato per la costruzione del telaio.
I più diffusi sono:
• Legno
• Legno-alluminio
• Alluminio
• Alluminio-legno
• PVC
• PVC-legno
• PVC-alluminio
Sia l’alluminio che il PVC presenta in sezione delle camere d’aria che possono essere riempite con materiale isolante.
Il legno a fronte di un impatto ambientale più basso e un aspetto estetico giudicato nel senso comune migliore, ha bisogno di una manutenzione maggiore rispetto ai serramenti in PVC o alluminio. A nostro avviso, la combinazione legno-alluminio risulta essere un buon compromesso fra prestazioni, aspetto estetico e bassa manutenzione.
POSA
Fattore fondamentale per la tenuta all’aria, all’acqua e al rumore. HM52-Abitazioni ecologiche segue le procedure di qualità CasaClima nella posa del serramento.